lunedì 7 maggio 2012

Francia 2012: Hollande, vince l'Europa della crescita

Il binomio Europa-crescita lo ha portato all'Eliseo e la sua sfida all'austerita' ha vinto sul 'Paese forte' di Nicolas Sarkozy. Ora e' con la ricetta anti-crisi di Francois Hollande che i Ventisette, a cominciare dalla Germania del cancelliere Angela Merkel, dovranno da domani fare i conti. Il neo-eletto capo di Stato francese fin dall'inizio della campagna elettorale ha puntato sulla crescita come elemento indispensabile, da accompagnare al rigore di bilancio, per far uscire l'Europa dalla spirale della crisi, sfidando la linea di austerity promossa dal direttorio Merkel-Sarkozy. Ma nonostante i toni di sfida e i ripetuti annunci di voler rinegoziare il 'fiscal compact' una volta arrivato all'Eliseo, il nuovo presidente francese dovra' trovare un compromesso con Berlino. Come annunciato dai suoi consiglieri questa mattina sara' proprio la cancelliera tedesca la prima telefonata di Hollande presidente. E sara' il vertice informale europeo di fine maggio, la prima volta in cui Hollande e la Merkel si ritroveranno allo stesso tavolo da pari a pari. Gia' alla vigilia delle elezioni ad abbassare i toni ci ha pensato Pierre Moscovici, direttore della campagna elettorale di Hollande, sottolineando in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) che "l'amicizia franco-tedesca rimane un elemento essenziale e strutturale della nostra politica. Non abbiamo intenzione di provocare una crisi". Il candidato socialista ha impostato la sua campagna elettorale sui giovani, sulla crescita economica del Paese, su piu' tasse per i ricchi e sulle aperture sociali agli stranieri e ai gay. Tra i punti principali del suo programma, ripetuti nel faccia a faccia con Sarko' preceduti da "Moi presidente de la Republique...", la creazione di 150.000 posti di lavoro nel settori dell'innovazione ambientale e sociale; la creazione di 500.000 'contratti di generazione' per cui un'impresa puo' ottenere vantaggi fiscali se assume un giovane mantenendo parallelamente un anziano al lavoro. Sull'Europa, Hollande punta a un ruolo maggiore per la Bce, che dovrebbe avere la liberta' della Fed americana, e spinge per gli Eurobond, la Tobin Tax e la Carbon tax. Sul fronte fiscale interno invece l'obiettivo e' quello di tassare di piu' i ricchi alzando al 75% l'aliquota per i redditi superiori a un milione di euro l'anno e a 45% quelli superiori a 150mila euro. Tra gli obiettivi anche quello di correggere la riforma pensionistica di Sarkozy reimpostando l'eta' pensionistica 60 anni, ma solo per chi ha 41,5 anni di contributi.
Fonte:AGI.it

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